Manette, cavatappi & serpenti
E così eccoci alle prese con i nostri nuovi animatori, giovani, di belle speranze e soprattutto cinesi!
I dubbi sulle capacità di interagire e comunicare si sono dissipati ben presto, grazie ad un pò di giochi per rompere il ghiaccio e superare la timidezza. Non potevano mancare le classicissime manette, intramontabile evergreen di Matefitness:
Tutti i dubbi sono presto svaniti: i ragazzi sono svegli, intelligenti e capaci, e con un talento nel risolvere enigmi e indovinelli matematici in alcuni casi impressionante.
Una certa timidezza di fondo -probabilmente legata ad una differente educazione- è andata via via scomparendo: tra le varie attività ho proposto una narrazione a ‘tre tappe’ della favola dei tre porcellini: prima mimata, poi disegnata e infine raccontata da tre ragazzi ignari del passaggio precedente: sebbene la storiella dei tre maialini fratelli si sia tramutata in una divertentissima ‘crime story‘ (c’è anche un video, forse più in là apparirà anche su questi schermi), i nostri animatori in erba hanno dimostrato simpatia e grandi capacità comunicative: Agorà è in buone mani!
Parliamo d’altro, ovvero del Shanghai World Financial Center, o, per gli amici, del Cavatappi:
Questo simpatico oggettino di quasi 500 m di altezza che domina la città è attualmente il più alto grattacielo della Cina, e uno dei più alti del mondo. Ciononostante, il suo primato durerà poco visto che attualmente è in costruzione proprio al suo fianco una struttura che lo supererà di 100 metri ed oltre. In ogni caso siamo saliti sulla sua cima per gustarci un pò il panorama e fare una cena raffinata e a costo irrisorio (almeno per noi occidentali), mentre godevamo di questa vista:
Non malaccio tutto sommato.
Alla lista di prelibatezze gastronomiche invece cominciano ad aggiungersi delle curiosità, a partire dagli uccellini allo spiedo, venduti agli angoli delle strade
per proseguire col serpente, che abbiamo gustato in un ristorante lussuosissimo (ma come al solito per noi occidentali alla nostra portata!) che ci è stato mostrato prima vivo e insacchettato per verificare fosse di nostro gradimento:
mettiamola cosi: una volta che è finito nel piatto lo abbiamo gradito di più. E’ una sorta di carne bianca gustosa e adatta per ricette ben speziate.
Invece la puzzolentissima e gommosissima cistifellea del serpente, messa su un piattino a parte, ha scoraggiato anche i più coraggiosi della spedizione ed è rimasta lì dov’era.
Il piattino rosso a fianco è invece il sangue del serpente misto ad alcool… lo ho provato e non era malaccio, una specie di Bloody Mary un po’ più esotico!
Ma non è più tempo di mangiare, dopo la formazione dei ragazzi bisogna pensare ai materiali pratici: il montaggio degli exhibit e l’allestimento della mostra. In dirittura d’arrivo un report completo!
zaijian,
fonso
Che esperienza !!!!! Diventerò un assiduo lettore di questo blog 🙂
Quando torni mi porti una cistifellea?
La surgelo e te la porto al mio ritorno!!
paese che vai … cucina che trovi!!!!
vogliamo foto, video … di tutto un po’ !! Saluti a tutti!!! Fonso? Hai comprato la chitarra??
Ho già visto qualcosa… visti i prezzi una chitarra (e magari pure un violino cinese) ci scappa!
a Montserrat Zerega piace questo elemento
il serpente vivo è disgusting
grande fonfo!
Grandi ragazzi, grandissimo Fonso. Intanto saluti a tutti, poi che invidia, che figata i cibi “esotici” (voglio sapere anche degli insetti, che mi incuriosiscono un casino). Leggerò il blog con viva curiosità.
Statemi bene.